24/10/2025
Polizze parametriche: non scommesse ma dati al servizio della protezione!
Articolo a cura di Roberta Spadoni, Head of Parametric Insurance Solutions
Si sente spesso dire che le polizze parametriche siano delle scommesse: questo perché non è previsto l'intervento di un perito che si rechi sul luogo per verificare l'evento e calcolare il danno. Al contrario, queste soluzioni non si basano su valutazioni soggettive ma su parametri oggettivi e verificabili: quantità di pioggia, intensità del vento, magnitudo di un terremoto, e così via.
Ma come fa una Compagnia assicurativa a erogare un rimborso senza che nessuno controlli? E soprattutto, come fa a stabilire l’entità del danno e il relativo importo?
La risposta si trova in quello che c’è dietro una polizza parametrica: uno studio approfondito dei dati e delle serie storiche, per analizzare la relazione tra gli eventi accaduti e i danni effettivamente generati.
Un esempio concreto
Prendiamo un esempio per capire meglio la dinamica di queste coperture: un organizzatore di eventi vuole tutelarsi dal rischio pioggia che potrebbe compromettere la buona riuscita dell’evento; si pensi al caso di una scarsa partecipazione ad una manifestazione all’aperto a causa della pioggia.
Per creare una copertura parametrica, la Compagnia deve conoscere: l'entità potenziale del danno che l’organizzatore potrebbe subire in caso di scarsa partecipazione (es. food, beverage, merchandising invenduto) e conoscere la probabilità che piova in quel luogo e in quel giorno.
Per quanto riguarda il primo punto, i danni sono noti: l’organizzatore conosce i costi sostenuti e quindi se deve vedersi ridurre gli introiti a causa della scarsa partecipazione ha sicuramente un danno ben quantificato. Questo sarà l'importo definito in polizza al momento della sottoscrizione del contratto; pertanto, non vi sarà la necessità di inviare un perito per la quantificazione del danno.
Per quanto riguarda il secondo punto, ossia calcolare la probabilità di pioggia, la Compagnia analizza i dati meteorologici storici, arrivando anche a oltre 40 anni di rilevazioni, per stimare la probabilità di pioggia e individuare le soglie parametriche corrette.
Sulla base di queste informazioni la compagnia ha la capacità di stimare quale sia la probabilità che il rischio si verifichi. Poi, per accertare l'evento, interviene l'Oracolo, ma di questo parleremo in un'altra puntata…
Quando l’evento si verifica, se il parametro concordato viene superato, ossia la quantità di pioggia è maggiore di una certa soglia prestabilita, allora il rimborso scatta in automatico. Nessun perito, nessuna attesa: solo certezza e rapidità.
Quali sono dunque i maggiori vantaggi delle soluzioni parametriche?
- Rimborso veloce
- Zero interpretazioni soggettive
- Copertura mirata a rischi reali
Per concludere, le polizze parametriche non sono delle scommesse ma delle soluzioni assicurative basate sull'attento studio dei dati.
La correlazione tra evento e danno è la chiave che permette di costruire prodotti affidabili, trasparenti e innovativi.
Perché scegliere le soluzioni parametriche di REVO?
In REVO crediamo che l’innovazione passi dai dati: per questo investiamo in collaborazioni strategiche e siamo alla continua ricerca di provider in grado di fornirci grandi quantità di dati certificati così da migliorare e innovare la nostra offerta parametrica.
Attraverso soluzioni su misura e partnership strategiche in vari ambiti, continuiamo a promuovere un modello di assicurazione più rapido, trasparente e vicino alle reali esigenze dei nostri Clienti.
Segui la nostra pagina Linkedin per rimanere aggiornato sulle nostre attività.